Vitamina D: struttura chimica e proprietà

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Per Vitamina D è inteso un gruppo di pro-ormoni liposolubili formati dalle vitamine D1, D2, D3, D4, D5. Le due forme più importanti sono i derivati del calciferolo: il calciferolo stesso (vitamina D 3), presente naturalmente nei mammiferi, mentre l’ergocalciferolo (vitamina D 2) si forma per l’esposizione solare a partire da una forma pre-vitaminica che si trova nei vegetali, l’ergosterolo. La vitamina D prodotta attraverso l’esposizione solare o assunta attraverso gli alimenti si trova in una forma non attiva e deve quindi essere attivata biologicamente a livello del fegato e dei reni in calcitriolo.

vitamina D

Funzioni

La vitamina D è necessaria soprattutto per assorbire il calcio dal tratto digestivo e depositarlo nelle ossa, gestisce infatti le concentrazione di calcio e fosforo del nostro corpo. Una carenza di vitamina D in età evolutiva può infatti causare il rachistismo,  caratterizzata da gravi disturbi dell’ossificazione con deformazioni conseguenti ad un grave deficit di calcificazione, soprattutto a livello delle cartilagini. I tratti tipici sono la postura cifotica con incurvamento delle ossa lunghe. Spesso sono evidenti paramorfismi a carico del rachide e degli arti inferiori.

In età adulta, invece, una carenza di vitamina D può portare all’osteomalacia, caratterizzata da deficit muscolare globale, dolori al rachide dorso-lombare, marcia insicura e con base d’appoggio allargata, bassissima densità ossea che può condurre più facilmente a fratture da stress su femore e vertebre.

Potrebbero esserci dei risultati positivi dell’assunzione di vitamina D sulla depressione e sulla sclerosi multipla, ancora dimostrabili del tutto dalle ricerche scientifiche.

Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha inoltre dimostrato che il 92% dei bambini con obesità abbia una grave carenza di vitamina D. Non c’è da stupirsi poichè trattandosi di una vitamina liposolubile, la vitamina D si deposita nel tessuto adiposo e con il suo aumento, diminuisce la sua disponibilità per svolgere al meglio i suoi compiti all’interno del corpo umano.

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Fonti e Alimenti

Esistono pochi alimenti che contengono quantità significative di vitamina D, proprio per questo molti soggetti presentano proprio un deficit di assunzione di questa vitamina. L’alimento che senza dubbio ne è più ricco è l’olio di fegato di merluzzo, seguito dai pesci come le aringhe ed i salmoni. Infine possiamo trovare il fegato e le uova.

In termini di dosaggio, si consiglia di raggiungere la quota di 5 microgrammi al giorno, che possono salire a 10 microgrammi in soggetti oltre i 50 anni di età ed a 15 microgrammi oltre i 75 anni.

Per quanto riguarda l’esposizione al sole, la luce solare è una delle migliori fonti di vitamina D. Semplicemente restando esposti per 15-20 minuti con braccia e gambe al sole si potrebbe raggiungere il fabbisogno giornaliero di vitamina D. E’ da tenere in considerazione che sono proprio i raggi UVB a stimolarne la produzione e quindi sarebbe importante iniziare l’esposizione al sole senza un filtro solare per i primi minuti per poi applicarlo in seguito per evitare scottature. Rimane altamente sconsigliata l’esposizione senza adeguate creme solari nelle ore più calde della giornata ed i soggetti con fototipi molto chiari, i più a rischio nello sviluppare melanomi, sempre più frequenti in seguito alla sempre più prolungata e sconsiderata esposizione al sole.

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