Rizoartrosi: cause, sintomi e cura

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La rizoartrosi, o artrosi del pollice, è un processo degenerativo che colpisce  l’articolazione alla base del pollice, più precisamente l’articolazione trapezio-metacarpale. E’ caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine presente all’interno di questa articolazione e porta dolore ed impotenza funzionale. Caratterizza soprattutto i soggetti sopra i 50 anni visto che è un processo degenerativo legato all’età, soprattutto il sesso femminile bilateralmente, oppure soggetti che hanno svolto sport di presa come il tennis e lavori che prevedevano lunghi periodi di prese, come i pianisti ed i musicisti cdi strumenti ad arco, che utilizzano molto la pinza tra pollice ed indice.


Cause della rizoartosi

Le cause della rizoartrosi possono essere multifattoriali:

  • è presente sicuramente una componente genetica;
  • il sesso femminile aumenta il rischio di sviluppo, quindi l’incidenza dell’artrosi del pollice;
  • gli individui di etnia caucasica sono più propensi allo sviluppo della patologia;
  • eventi traumatici possono favorire l’insorgenza;
  • l’invecchiamento è il principale e porta ad una degenerazione della cartilagine.

L’articolazione coinvolta abbiamo detto che si trova alla base del pollice ed è chiamata trapezio-metacarpale, proprio perchè è formata da un piccolo osso della mano (il trapezio) e il primo osso metacarpale. Il tipo di articolazione e la forma permettono di eseguire dei movimenti molto ampi ed è per questo particolarmente predisposta all’artrosi, e quindi alla degenerazione della cartilagine, dovute al suo progressivo consumo e all’invecchiamento. Il pollice è il dito che dipende da questa articolazione, che le da tutti i suoi ampi gradi di movimento. Con la comparsa di questo processo degenerativo, il dolore e le limitazioni dei movimenti del pollice causano importanti impedimenti nelle attività di vita quotidiane.

rizoartrosi
Rizoartrosi: Degenerazione cartilaginea tra trapezio e primo osso metacarpale

Il processo degenerativo artrosico assottiglia la cartilagine che riveste i due capi ossei fino a scomparire del tutto. Questa causa un aumento dell’attrito tra le superfici osse che causa usura, dolore ed un continuo processo infiammatorio. Non tutti i soggetti con rizoartrosi hanno processi artrosici in altre parti del corpo visto che può essere legata esclusivamente a dei traumi o dei processi di sovraccarico limitati a questa articolazione.


I sintomi della rizoartrosi

L’artrosi del pollice è caratterizzata da dolore tipico dei soggetti con artrosi:

  • dolore: insorge lentamente e progressivamente può arrivare ad impedire i semplici movimenti come tenere in mano un oggetto.
  • limitazione funzionale o impotenza funzionale delle dita per il dolore intenso;
  • gonfiore ed edema del pollice;
  • sporgenza alla base del pollice;
  • ipostenia generalizzata.

La presenza di questi sintomi non suggeriscono direttamente la presenza della patologia, è necessario consultare il proprio medico per accordare l’esigenza di esami più specifici per diagnosticare la rizoartrosi. Consigliamo soprattutto di rivolgersi ad un chirurgo della mano, quindi un ortopedico specializzato in questa branca della medicina che possa, attraverso degli esami specifici o una valutazione clinica dare la giusta diagnosi e suggerire il più corretto approccio terapeutico. La radiografia è spesso fondamentale visto che evidenzia il ridotto spazio articolare tra i due capi ossei a causa della degenerazione della cartilagine interposta.

rizoartrosi
Mano con Rizoartrosi

Trattamento della rizoartrosi

Il trattamento dell’artrosi della mano dovrà essere valutato da un medico competente e può essere inizialmente di tipo conservativo, attraverso la fisioterapia e l’utilizzo di tutori o di tipo non conservativo, attraverso la chirurgia.

Il trattamento conservativo può essere fatto all’inizio della patologia e deve essere concordato con un fisioterapista competente. Potrebbe essere necessaria l’immobilizzazione del pollice mediante un tutore rigido, per un periodo che può durare dai 15 ai 30 giorni. Lo scopo di questo trattamento è quello di mettere a riposo le strutture ed evitare che continui l’attrito tra i due capi ossei. Molte persone, le donne soprattutto, impossibilitate a stare ferme continuano ad utilizzare la mano in presenza del tutore creando danni a tutte le zone circostanti, a causa di uno scorretto reclutamento dei muscoli adiacenti.

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Per lenire i sintomi dell’infiammazione può essere necessario l’utilizzo di ghiaccio, quindi della crioterapia. E’ importante non esagerare con il suo utilizzo e non metterlo a contatto diretto con la cute visto che potrebbe causare danni. L’applicazione può essere mantenuta per 15 minuti ogni 2 ore.

Allo stesso modo possono essere utilizzate delle pomate antinfiammatorie a base di FANS, che allo stesso modo del ghiaccio riducono lo stato infiammatorio locale permettendo di lenire i sintomi dolorosi e fastidiosi del paziente.

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