Pectus Excavatus o Petto Escavato: correggerlo in palestra

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Riguardo al Pectus Excavatus o Petto Escavato, prevale molta incertezza, in quanto non è un argomento molto trattato. Il motivo di tutto cio non è ben chiaro, forse perché non è una patologia molto comune, o forse perché non c’è molto da dire sull’argomento. In questo articolo cercherò di fare un po di chiarezza, sempre in base alle conoscenze e informazioni ottenute dalle attuali ricerche.

Prima di passare oltre, è doveroso chiarire innanzitutto l’argomento, evidenziando prima gli aspetti anatomici e successivamente passando all’aspetto patologico della cosa.


Anatomia

Quindi, la prima domanda che dovremmo porci è cosa è il pectus excavatum?

Esso non è altro che una condizione non fisiologica , nella quale lo sterno non assume la sua normale posizione anatomica, ma tende a “infossasarsi” verso l’interno.

A questo punto chiediamoci, cosa è lo sterno?

Molto brevemente,  lo sterno è un osso piatto impari, posto sul piano sagittale mediano nella parte anteriore del torace. E’ costituito da tre parti: rispettivamente dall’alto verso il basso, il manubrio, il corpo ed il processo xifoideo.

Lo sterno si articola con le coste ed insieme ad altre ossa e articolazioni, va a formare la gabbia toracica.

La sua funzione principale è fungere da “scudo” agli organi interni, insieme all’intera struttura della gabbia toracica. Gli organi interni in questione, sono il cuore, che si trova proprio dietro allo sterno, e i due polmoni. Si puo dire quindi, che protegge tutto cio che coinvolge il mediastino.


Patologia e  rimedi

Dopo aver delineato velocemente l’Anatomia dello sterno, è facilmente intuibile quali problemi può causare questa condizione.

Per quanto riguarda l’origine, al momento, non è molto chiara. L’ipotesi più accreditata, è quella di una trasmissione genetica ereditaria. Anche il processo di infossamento presenta dei misteri. Gli scienziati sospettano che la causa possa essere una crescita esagerata della cartilagine sternale, che spinge all’interno il processo xifoideo e il corpo dello sterno.

Cominciamo col dire, che per valutare i possibili danni, bisogna valutare la gravità della situazione. Solitamente, non crea quasi nessun tipo di problema, in quanto non causa problematiche pericolose, ed è per questo che è molto sottovalutata. Se l’individuo è affetto in maniera lieve da questo problema, possiamo valutare solamente dei disturbi esclusivamente visivi. In questo caso, bisogna riuscire a mettersi nei panni dell’individuo ( soprattutto nei ragazzi) e riuscire a sviare il problema. Questo perché, se il problema è lieve, non vale la pena andare a immergersi nella terapia invasiva, in quanto come gia accennato in precedenza, fisiologicamente non crea problemi, quindi, il problema è solamente estetico. Per queste persone, bisogna fare un lavoro di allungamento e rinforzo muscolare, in modo da correggere la postura e ritardare il processo. A tal proposito bisogna fare attenzione. La procedura non invasiva, non sarà MAI la cura di questo problema, in quanto una cura non invasiva non esiste. La procedura presa in questione quindi, servirà solo a rallentare il problema.

Questa soluzione è anche l’ideale per coloro che ne sono affetti in maniera moderata. L’unico accorgimento che bisogna avere con queste persone, è quello di scoraggiare attività fisica ad altà intensità. Questo perché lo sterno potrebbe causare problemi al cuore, in quanto non sarebbe libero di battere al meglio. Per coloro che soffrono di questo problema in maniera grave, è consigliata la terapia invasiva, rappresentata dalla tecnica di Ravitch e la procedura di Nuss.


Tipologia di esercizi

Solitamente, nelle prime due entità spiegate in precedenza, si puo semplicemente consigliare la frequentazione di una palestra. Nella terza, dopo la terapia, bisogna eseguire la fisioterapia.

Per quanto riguarda gli esercizi consigliati, bisognerebbe prendere in considerazione tutti gli esercizi che danno beneficio sia alla postura che al core.

I primi muscoli che rappresentano il core sono i pettorali, formato dal grande pettorale e il piccolo pettorale. Il miglior esercizio che coinvolge questi muscoli è la distensione su panca piana, che gode di una grande efficacia e contemporaneamente di una grande fama. Descriverne l’esecuzione è al quanto inutile visto che rappresenta l’esercizio “simbolo” di ogni palestra, l’unica raccomandazione sarebbe quella di evitare sia la presa inversa e sia la presa stretta, in quanto coinvolgerebbe anche il tricipite. Questo esercizio tenderà ad allungare i tendini di inserzione.

Un esercizio molto simile è rappresentato dalla pectoral macchine. La posizione seduta proposta dal macchinario elimina il coinvolgimento del tricipite. In più, inclinando il sedile, ci sarà una maggiore attivazione dei fasci bassi dei pettorali, creando quindi un efficace soluzione verso il progredire del problema. Un esempio di macchina pectoral machine è rappresentata dal modello sottostante.

Gli altri muscoli interessati dal core sono gli addominali, rappresentati dal retto dell’addome dall’obliquo interno, dall’obliquo esterno e dal muscolo trasverso. Gli esercizi più comuni ed efficaci sono allo stesso tempo i più conosciuti, ovvero il sit-up e il crunch alla panca.


Conclusione

Questo è un problema molto sottovalutato nel mondo del fitness e la poca attenzione che riceve va a focalizzarsi solo sulla parte piu grave, lasciando da parte le forme piu lievi.

Secondo un parere personale, questo è un gravissimo errore. Il petto a imbuto (il suo nome in italiano) va a nascere, o a peggiorare, nell’età adolescenziale. Il ragazzo affetto, avrà un disagio di tipo psicologico, in quanto si vergognerà a spogliarsi. Di conseguenza, tenderà a non svolgere le attività che comprendono la “nudità” come ad esempio il nuoto, andare al mare, o tutto ciò che magari potrebbe comprendere uno spogliatoio. Quindi, il compito di un allenatore, un personal trainer, di un educatore, ma soprattutto di un genitore, è quello di far capire al ragazzo che il problema estetico è un problema irrilevante. Questa convinzione è di grandissima importanza, in quanto, più il ragazzo si sentirà a disagio, più tenderà a stare fermo. E’ vero, il petto a imbuto è un qualcosa con cui bisogna convivere per il resto della vita, ma non per questo deve essere trascurato.


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