Muscolo Gran Dorsale: anatomia e biomeccanica

Il grande dorsale è il muscolo più vasto del corpo umano, e permette i movimenti di adduzione del braccio. Andiamo a vedere anatomia e biomeccanica.

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Il grande dorsale è il muscolo più vasto del corpo umano, di forma triangolare, origina da una parte vertebrale dalla fascia lombodorsale e dai processi spinosi delle ultime sei vertebre toraciche, da una parte costale dalla decima e dalla dodicesima costa e da una parte scapolare costituita dall’angolo inferiore del margine laterale della scapola, ha un’inserzione costituita dalla cresta della piccola tuberosità omerale (labbro mediale) chiamato anche solco bicipitale. E’ un muscolo che adduce, estende e ruota internamente l’omero, interviene nell’inspirazione forzata, estende il tronco (tratto lombare e dorsale inferiore) e lo inclina lateralmente (contrazione unilaterale), interviene nella retroposizione della spalla. Per quanto riguarda l’innervazione di questo muscolo, è rappresentata dal nervo toracodorsale del plesso brachiale (c6-c8). Nella parte superiore è coperto dal muscolo trapezio. La faccia profonda è in rapporto con parte del sacrospinale,con il dentato posteriore inferiore, con i muscoli intercostali esterni e con l’obliquo dell’addome.

muscolo gran dorsale
Muscolo Gran Dorsale

Biomeccanica del muscolo Gran Dorsale

Per rendere più semplice i concetti relativi alla sua azione, potremmo dire che questo muscolo partecipa ai movimenti della spalla, prevalentemente: estensione, adduzione e intrarotazione. Il movimento in cui il muscolo è più forte e isolato tra quelli elencati è probabilmente l’estensione della spalla, soprattutto nella seconda metà- movimento eseguito sul piano sagittale tipico dei vari rematori o dei movimenti di trazione a presa stretta. L’altro importante movimento in cui il gran dorsale è principale protagonista è l’adduzione della spalla, tipico dei movimenti di trazione a presa larga, eseguiti sui piani frontale o scapolare.

Per quanto concerne la biomeccanica vera e propria del muscolo stesso, possiamo dire che nei confronti del tronco, il gran dorsale svolge la funzione di muscolo estensorio, in corrispondenza della spalla di retroposizione, mentre a livello del braccio svolge principalmente la funzione di abbassamento e adduzione laterale ( sul piano frontale), rotazione interna, estensione orizzontale, ossia da braccio avanti lo porta in fuori, abbassamento e retroposizione sul piano sagittale. Quando il braccio è esteso verso l’alto il gran dorsale si trova in posizione di massimo allungamento, ossia di massimo allontanamento dei capi estremi di inserzione. Se il movimento prende punto fisso sull’omero, il gran dorsale solleva il tronco (es: arrampicata, trazioni alla sbarra alta, etc..).

I muscoli che agiscono in sinergia con il muscolo gran dorsale durante la sua azione dinamica sono rappresentati da, per quanto riguarda il movimento di estensione del tronco: il sacro spinale, gli spinali, gli interspinali, i multifidi e intertrasversari secondo una logica di azione principale, i muscoli quadrato dei lombi, gran dorsale, dentato posteriore inferiore nell’ottica di una azione secondaria, per quanto riguarda la retroposizione della spalla, trapezio (fasci medi), grande romboide, piccolo romboide e gran dorsale, l’adduzione del braccio e abbassamento da un lato: gran dorsale, gran pettorale, grande rotondo, sottoscapolare, tricipite brachiale (capo lungo), coracobrachiale, per quanto concerne la rotazione interna del braccio: gran dorsale, gran pettorale, grande rotondo, sottoscapolare, deltoide. Per quanto concerne l’estensione del braccio, quindi braccio da davanti in fuori, abbiamo deltoide (fasci posteriori), gran dorsale, grande rotondo, piccolo rotondo, sottospinato, romboide e trapezio (retropositori della spalla). Per quanto riguarda l’abbassamento del braccio, sul piano sagittale, i muscoli interessati sono piccolo pettorale (abbassatore della spalla), gran dorsale, gran pettorale (fasci inferiori), grande rotondo, tricipite brachiale (capo lungo). Nei movimenti in cui viene messo in movimento, questo muscolo può essere o meno coadiuvato dall’azione di muscoli che possono o meno essere antagonisti o sinergici, come ad esempio il Gran Pettorale.

Quando si allenano i dorsali è importante imparare a limitare il più possibile il coinvolgimento di braccia e avambracci.


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