Esercizi protesi ginocchio

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L’artroprotesi di ginocchio è l’intervento di ricostruzione totale o parziale delle strutture articolari del ginocchio danneggiate da malattie invalidanti quali osteoatrosi e artrite reumatoide. La chirurgia protesica del ginocchio e le procedure di riabilitazione sono andate incontro a notevoli sviluppi a partire dalle innovazioni tecnologiche.

artroprotesi
Artroprotesi parziale e completa

In passato i candidati alla chirurgia protesica di ginocchio appartenevano prevalentemente a fasce di popolazione in età adulta e anziana con scarse pretese di motilità, per cui si consigliava riabilitazione post-operatoria e attività fisica regolare a basso impatto; attualmente le esigenze della popolazione sono cambiate per via dell’incremento demografico, dell’allungamento dell’aspettativa di vita, dell’abbassamento dell’età media dei soggetti che subiscono l’intervento e della maggiore richiesta da parte dei soggetti di praticare attività motoria, attività ludiche e sportive anche ad alta intensità. Un allenamento mirato al recupero, con lo scopo di diminuire il dolore ed incrementare il ROM articolare è fondamentale nel periodo post-operatorio, e altrettanto fondamentale è mantenere le condizioni di salute fisica acquisite al termine del programma riabilitativo, per la prosecuzione del percorso di cura delle persone sottoposte ad intervento di artroprotesi di ginocchio, attraverso la somministrazione di programmi di attività fisica adattata che si basino sulle evidenze scientifiche presenti in letteratura.


Il recupero in palestra

Il lavoro in palestra mirerà al recupero della forza muscolare e del trofismo, al recupero funzionale dell’articolazione e all’incremento delle capacità propriocettive per evitare il rischio di cadute.

Lavori di potenziamento dei quadricipiti e degli ischio-crurali saranno alla base del programma di rieducazione motoria.


Riscaldamento

Per il riscaldamento è opportuno utilizzare esercizi a basso impatto che permettano di mettere in moto l’intero corpo ma che non gravino eccessivamente sull’articolazione operata. Secondo quanto detto le attività più indicate possono essere:

  • Cyclette o cyclette reverse (inizialmente con sellino alto, in modo tale da non dover flettere eccessivamente le ginocchia);
  • Camminata su tapis roulant (velocità massima 4.0, senza pendenza).

Esercizi di rinforzo con l’utilizzo di macchine isotoniche

La muscolatura target dell’allenamento è quella degli arti inferiori in toto è quindi opportuno inserire sia esercizi di rinforzo del quadricipite sia esercizi per il rinforzo dei glutei, degli adduttori, degli abduttori, degli ischio-crurali in catena cinetica aperta e chiusa.

  • Leg press orizzontale;
  • Leg extension;
  • Leg curl;
  • Adduzioni/abduzioni anche.

Esercizi funzionali

Gli esercizi funzionali devono avere come obiettivo il recupero del gesto motorio quindi sono importanti tutti gli esercizi propedeutici ad attività quotidiane quali:

  • Squat parziale con schiena in appoggio al muro o alla fitball;
  • Up and down chair;
  • Step-up (altezza 20 cm);
  • Affondi.

Esercizi di propriocezione

La stabilità del ginocchio è importante per evitare eventuali infortuni ed il rischio di caduta, lavori di propriocezione sono quindi necessari per recuperare a fondo il pieno controllo dell’arto operato e a modulare la gestione del carico su piani instabili. I lavori dovrebbero essere eseguiti in condizioni via via più sfavorevoli per il sistema propriocettivo, inserendo esercizi ad occhi chiusi o con perturbazione man mano che il soggetto si stabilizza su quella determinata superficie.

  • Stabilità su Airex Balance Pad
  • Stabilità su tavolette propriocettive o piani instabili

È consigliato sicuramente l’utilizzo di un tappettino morbido per allenare la deambulazione ed il cambi di direzione, oltre a poter effettuare moltissimi esercizi in statico o dinamica.

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Stretching

Una buona mobilità articolare e una buona flessibilità delle componenti muscolo-scheletriche e capsulo-legamentose sono fattori determinanti per la prevenzione e la riuscita della rieducazione del soggetto, diminuendo inoltre il rischio di recidive. Gli esercizi proposti sono finalizzati a mantenere la flessibilità dei principali gruppi muscolari degli arti inferiori.

  • Stretching polpacci (Soleo e gastrocnemio)
  • Stretching ischio-crurali
  • Stretching quadricipiti
  • Stretching glutei.

 Defaticamento

Il defaticamento può aiutare il soggetto a diminuire la frequenza cardiaca, se questa è elevata, e a diminuire gradualmente la pressione sanguigna e la temperatura corporea. È altresì importante per rimuovere l’acido lattico e i metaboliti prodotti dall’allenamento, riportando così il sangue dalla periferia verso il centro del corpo facendo ritornare il soggetto a uno stato di quiete.

  • Cyclette reverse

Il range di ripetizioni, per gli esercizi isotonici, può variare dalle 6 alle 20 con un carico dal 40 all’80% di 1RM a seconda dell’obiettivo che ci si è posti di perseguire (forza; ipertrofia; resistenza muscolare) mentre per l’attività funzionale è consigliabile approcciarsi ad ogni esercizio, adattando l’intensità e le ripetizioni alle capacità del soggetto. L’intensità dell’esercizio deve consentire all’utente di eseguire dalle 10 alle 20 ripetizioni.


Conclusioni

L’attività fisica e l’esercizio fisico adattato praticati con regolarità, durante l’ultima fase del percorso di cura, hanno effetti positivi nell’intervento di rieducazione motoria del soggetto con artroprotesi; è quindi fondamentale che il soggetto non trascuri questa ultima fase in modo tale da poter recupere appieno le capacità dell’articolazione.


Libro consigliato


Bibliografia

  1. Jennifer E. et al. (2010) Quadriceps and Hamstrings Muscle Dysfunction after Total Knee Arthroplasty; Clin Orthop Relat Res. 468:2460–2468
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