Dolore alle ginocchia: cause e cura

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Il dolore alle ginocchia è un disturbo che interessa moltissime persone di ogni età e può limitare in maniera importante lo svolgimento delle attività di vita quotidiana e l’attività fisica della persona interessata. Andiamo a vedere quali sono le possibili cause e il trattamento del dolore alle ginocchia.


Analisi e rimedi per il dolore alle ginocchia

C’è chi  ne soffre da poco e chi ne soffre da che ne ha memoria. Il male alle ginocchia solitamente ha origini diverse da ricercare nelle articolazioni che ne influenzano l’atteggiamento: caviglia e anca. L’appoggio del piede o l’angolo di inserimento della testa del femore a livello dell’acetabolo fanno si che il ginocchio trovi la posizione più ‘’economica’’  per il sistema corpo.

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Il dolore spesso è localizzato in 3 punti diversi:

Quando sorge medialmente (sulla parte interna) probabilmente si è in presenza di un’infiammazione dei tendini della ‘’zampa d’oca’’, dovuta ad un sovra-utilizzo compensatorio dei muscoli adduttori.

Quando sorge frontalmente (sopra o sotto la patella/rotula) si è in presenza di un’infiammazione o di una lassità del grosso tendine patellare, col quale terminano i capi del quadricipite. Solitamente la diagnosi è una condropatia (infiammazione delle strutture cartilaginee) che rende instabile lo stesso tendine e di conseguenza la patella, provocando dolore nei movimenti di flesso – estensione della gamba. Questo è il caso di instabilità della rotula, strabismo rotuleo, molto diffusi tra gli adolescenti o in adulti che non hanno affrontato e curato in maniera adeguata tale condizione.

Quando sorge lateralmente (sulla parte esterna), come dimostrato da recenti studi, un lavoro eccessivo da parte di uno dei capi del quadricipite, il Vasto laterale, ne è sicuramente la causa.  Tale condizione si verifica principalmente in atleti il cui sport prevede salti esplosivi (basket, pallavolo, atletica) o in sollevatori di peso, poiché un quadricipite forte e tonico  trascina con sé una situazione ‘’dannosa’’ per l’equilibrio del ginocchio.


Trattamento per il dolore

Premetto che la mia scuola di pensiero mi impone di ricercare le cause del dolore MAI dove esso si manifesta, ma nelle articolazioni più prossime (previa analisi posturale globale da parte di un professionista). Il mio consiglio è quello di andare a ritroso nella storia del soggetto per cercare di individuare ‘’l’anello debole della catena’’ per tentare di riordinare il sistema ed offrigli più soluzioni possibili qualora si trovi in difficoltà.

Questo sottile ed efficace lavoro, a mio parere, inizia con un ascolto più attento e consapevole del proprio corpo riguardo ai rapporti causa-effetto , e solo dopo potrò rivolgermi ad un professionista del settore che ,grazie alla nostra descrizione più dettagliata dei sintomi , avrà più strumenti per poterci aiutare e farci tornare in fretta sul campo o nella vita di tutti i giorni.

Terminata la premessa andiamo ad analizzare gli interventi pratici,consigliati da Ryan Horn per i suoi atleti e che personalmente condivido, da svolgere in palestra da soli o con l’aiuto di un operatore QUALIFICATO:

  • Dare priorità allo sviluppo di forza ed elasticità della muscolatura posteriore delle gambe:
  • Rinforzo degli estensori dell’anca (ischio crurali: semitendinoso, semimembranoso, bicipite femorale) tramite esercizi a corpo libero o con bande di resistenza.
  • Esecuzione di esercizi più intensivi e strutturanti come The Bridge (ponte glutei), deadlift (stacchi da terra), iper-estensioni lombari. Si consiglia di inserirli 2-4 volte a settimana in soggetti con fastidi a livello della patella (frontalmente).
  • Allungare e migliorare la qualità muscolare della catena anteriore e posteriore:
  • Trattamento dei tessuti molli attraverso massaggi profondi da eseguire 1-2 volte a settimana.
  • Utilizzo di tecniche miofasciali per ‘’ammorbidire’’ la fascia, servendosi del foam roller o delle proprie mani. Consigliato ogni giorno prima e dopo la sessione di allenamento.
  • Esercizi di stretching (allungamento) e di mobilizzazione dei muscoli ischio crurali.
  • Cercare di mantenere un allineamento verticale tra ginocchio e caviglia nei principali esercizi per i quadricipiti  per evitare eccessive forze di taglio sull’articolazione.
  • Gli esercizi più indicati sono: box squat, affondi posteriori, box squat a gamba singola (sedersi e rialzarsi usando una gamba alla volta a corpo libero o utilizzando un trx).
  • Controllo costante ed attento del carico di lavoro con adattamento del carico in base ai miglioramenti: per capirci, non esagerare!

Conclusione

Concludo consigliando di utilizzare sempre tecniche di allungamento ad approccio globale e de compensato, in modo da coinvolgere la quasi totalità delle catene muscolari, dato che come ho già spiegato lavorare in modo analitico sulla parte dolorante porta a scarsi risultati.

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