Il muscolo scheletrico è il più abbondante tessuto corporeo, che ammonta in media al 40-45% del peso di ogni individuo. E’ formato da cellule muscolari cilindriche, di diametro tra i 10 ed i 100 um, e di lunghezza può arrivare a 30cm. Una singola cellula di muscolo scheletrico è chiamata fibra muscolare ed il muscolo è l’insieme di fibre muscolari e il tessuto connettivo che le circonda. Andiamo a vedere in questo articolo l’anatomia di una cellula muscolare e la struttura del muscolo.
Nel corpo umano è possibile identificare oltre 600 muscoli. Alcuni di questi sono assai piccoli, costituiti da poche fibre muscolari, muscoli più grossi, invece, posso contenere parechhie centinaia di migliaia di fibre. A circondare le singole fibre si trova un’impalcatura retiforme di tessuto connettivo, attraverso la quale decorrono i vasi sanguigni e le fibre nervose.
Generalmente, ciascuna estremita del muscolo è attaccata ad un punto fisso mediante fasci di fibre di collagene che vengono chiamati tendini. il collagene è una proteina fibrosa prodotta da cellule chiamate fibroblasti, e rappresenta il maggior costituente del tessuto connettivo di qualsiasi parte del corpo. E’ dotato di grande resistenza ma non ha proprietà contrattili.
Ciascun muscolo scheletrico è formato da diverse guaine di tessuto connettivo, quello più esterno, l’epimisio, avvolge tutto il muscolo e si continua, a ciascuna estremità, con il connettivo del tendine. Quindi la forza prodotta dalla contrazione muscolare viene trasferita, attraverso l’epimisio, al tendine e successivamente all’osso. Bisogna inoltre sottolineare che l’epimisio e i tendini sono in continuità e non esiste quindi una linea di separazione.
Al suo interno, il muscolo è diviso in fasci muscolari, separati tra loro da un’altra guaina di tessuto connettivo, il perimisio, formato soprattutto da tessuto connettivo denso. Questi fasci, a loro volta, sono composti dalle singole cellule muscolari, le fibre muscolari, separate tra loro da un sottile strato di tessuto connettivo reticolare, l’endomisio, contornato da una rete diffusa di capillari.
La cellula muscolare
Osservando una fibra muscolare al microscopio, l’aspetto che risalta di più all’occhio è la serie di bande trasversali chiare e scure che si susseguono regolarmente per tutta la lunghezza di ciascuna fibra. Sia il muscolo scheletrico che quello cardiaco presentano caratteristiche di questo tipo e per questo vengono detti muscoli striati. Sono presenti striature sia longitudinalmente sia trasversalmente, le seconde sono le più facilmente visibili.
Una singola fibra muscolare è infatti formata a sua volta da dei filamenti, inclusi nel suo citoplasma, chiamati miofibrille. Ciascuna miofibrilla ha un diametro di circa 1-2 um e si estende per tutta la lunghezza della fibra muscolare. Le miofibrille occupano circa l’80% di tutta la fibra muscolare e sono appunto caratteristiche della striatura longitudinale osservabile in tutte le fibre muscolari scheletriche. Trasversalmente, è presente uno schema a bande dovuto alla struttura dei miofilamenti.
Le miofibrille, infatti, sono costituite ancora dai più sottili miofilamenti, che formano uno schema che si ripete regolarmente per tutta la lunghezza della fibra. Un’unità di questo schema è detta sarcomero ed è l’unità funzionale del muscolo, infatti tutti gli eventi che si verificano nel sarcomero, ossia il suo accorciamento, vengono replicati in utti gli altri sarcomeri lungo ciascuna miofibrilla causando la contrazione muscolare.
Ciascun sarcomero contiene 2 tipi di filamenti: spessi e sottili. I filamenti spessi sono situati nella regione centrale del sarcomero, dove la loro ordinata disposizione in parallelo da luogo alle bande scure, denominate Bande A. Questi filamenti sono formati da una proteina chiamata Miosina.
I filamenti sottili, invece, contengono la proteina actina e sono fissati all’uno e all’altro estremo del sarcomero, ad una struttura detta Linea Z, una linea che indica il limite del sarcomero. Le linee Z sono quindi delle strutture che interconnettono i filamenti sottili di due sarcomeri adiacenti, costituendo quindi un ancoraggio.
La zona che attraversa la linea Z e quindi facente parte di due sarcomeri adiacenti, formata solamente da filamenti di actina è detta Banda I, mentre la zona centrale del sarcomero, formata solo dalla parte dei filamenti di miosina non sovrapposti a quelli di actina è detta Banda H.
Durante la contrazione muscolare, che prevede l’accorciamento dei sarcomeri avviene lo scorrimento dei filamenti di actina, su quelli di miosina, con l’avvicinamento delle Linee Z e l’accorciamento della Banda H, ma questo lo vedremo nel prossimo articolo.