Aminoacidi per dimagrire: esistono davvero?

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Sempre piu spesso sul web troviamo l’uno o l’altro integratore miracoloso che ci promette sfavillanti risultati in fatto di perdita peso, il tutto condito da strabilianti immagini del prima e del dopo, in questo immenso tugurio trovano spazio, con meno convinzione da parte del mercato, alcuni aminoacidi per dimagrire.


Cosa sono gli aminoacidi?

Gli aminoacidi sono le unità strutturali delle proteine, nell’organismo umano sono presenti circa 300 sostanze definibili chimicamente amminaocidici tuttavia in ambito nutrizionale sono considerati importanti per l’alimentazione umana 20 diversi amminoacidi per la sintesi delle varie proteine corporee, 8 dei quali sono essenziali per l’individuo adulto, e sono leucina, isoleucina, valina, lisina, triptofano, metionina, fenilalanina, treonina, essenziali perchè il nostro organismo non è capace a costruirli autonomamente a partire da molecole già presenti in esso. Alcuni di questi aminoacidi essenziali vengono definiti ramificati (leucina, valina e isoleucina) e sono a livello quantitativo le maggiori molecole presenti nel muscolo scheletrico.


Quali sarebbero gli aminoacidi per dimagrire?

Gli integratori di questa categoria che possono avere un utilizzo nella perdita del peso sono gli amminoacidi essenziali (EAA), gli amminoacidi ramificati (BCAA) o singoli aminoacidi: triptofano, leucina, arginina, tirosina, fenilalanina.

L’impatto sulla perdita del peso a seconda dell’amminoacido sarebbe riconducibile a vari fattori di seguito elencati:

  • aumento biogenesi mitocondriale
  • prevenzione catabolismo/ aumento massa muscolare
  • riduzione senso di fame
  • stimolo metabolico su tiroide.

Gli aminoacidi essenziali

Numerosi sono ormai gli studi che correlano il binomio integrazione con amminoacidi essenziale-esercizio fisico con l’aumento della massa magra (2) e il mantenimento della stessa durante un regime ipocalorico (1).

L’impatto sulla perdita del peso dell’aumento della massa muscolare tende però ad essere limitato, in quanto si stima che 1 kg di muscolo consumi giornalmente a riposo indicativamente 13 kcal (3).

Lo stimolo sul metabolismo da parte degli aminoacidi essenziali può avvenire grazie ad un aumento della quota “proteica” dell’alimentazione giornaliera con un conseguente stimolo sulla termogenesi indotta dalla dieta anche in assenza di esercizio fisico (4). La reale utilità di un’integrazione però si avrebbe qualora non si raggiunga il fabbisogno proteico con la sola alimentazione.

Razionale di utilizzo aminoacidi essenziali: stimolo fase anabolica/ riduzione fase catabolica muscolare; stimolo sulla termogenesi indotta dalla dieta; stimolo della biogenesi mitocondriale grazie ad alcuni degli amminoacidi; stimolo ormoni intestinali che portano senso di sazieta.

Dosaggi: 8gr. post allenamento (in caso di esercizio fisico) oppure a completare il fabbisogno proteico giornaliero (8 gr eaa corrispondono all’incirca a 25 gr. di proteine del siero)


Aminoacidi Ramificati BCAA

Rientrano tra gli aminoacidi ramificati la leucina, la valina e l’isoleucina, solitamente in rapporto 2:1:1 (adesso sul mercato possono trovarsi formule più ricche in leucina). Numerosi sono gli studi che supportano la riduzione del catabolismo e l’aumento della massa muscolare attraverso una loro integrazione in associazione a attività fisica(5)(6)(7); la letteratura riporta invece pareri contrastanti sulla riduzione del catabolismo muscolare durante un percorso di sola dieta ipocalorica(8)(9). Esperti concordano, come per l’utilizzo degli aminoacidi essenziali, che la loro reale utilità si avrebbe qualora non si raggiunga il giusto fabbisogno proteico giornaliero.

aminoacidi per dimagrire
Aminoacidi ramificati in pillole

Razionale di utilizzo BCAA:  stimolo alla fase anabolica muscolare; riduzione fase catabolica muscolare in associazione a esercizio fisico.

Dosaggi: 1 gr/kg peso da suddividere prima e dopo l’esercizio in caso di attività fisica.

Per approfondire: Aminoacidi ramificati, la guida completa.

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Leucina

La leucina è un amminoacido essenziale a catena ramificata, l’impatto sulla perdita del peso secondo il mercato sarebbe imputabile allo stimolo che si avrebbe sull’aumento di massa muscolare (10) e sulla stimolazione della biogenesi mitocondriale (11); infatti numerosi studi, mettono in relazione obesità e disturbi a livello mitocondriale(12)(13), essendo i mitocondri il centro di consumo di ossigeno, un loro malfunzionamento influisce sul dispendio calorico (14); pochi pero sono gli studi che portano all’associazione diretta tra integrazione di leucina e perdita di peso (15). Alcuni studi riportano inoltre un impatto della leucina sulla regolazione del senso di fame tramite la modulazione degli ormoni intestinali colecistochinina e grelina (16) aumentado la prima che ha effetto anoressigeno e riducendo la seconda con effetto oressigeno.

Razionale di utilizzo: stimolo fase anabolica muscolare; stimolo biogenesi mitocondriale con miglioramento del metabolismo; stimolo ormoni intestinali che portano senso di sazietà.

Dosaggi 50 mg/kg di peso da inserire contestualmente ai pasti o quantomeno a quelli principali altri autori suggeriscono il consumo ad ogni pasto di una fonte proteica in grado di garantire l’apporto di 3-4 gr di leucina ogni 4-5 ore sempre in funzione di un esercizio fisico.


Arginina

L’arginina e un alfa-amminoacido, alifatico, di natura basica e come la leucina ha un impatto sulla biogenesi mitocondriale. L’arginina porta ad un aumento della sintesi di ossido nitrico (17), il quale  stimola direttamente il pgc1-alfa che è il master regolatour della biogenesi stessa(18) e favorisce, secondo alccuni sudi, lo sviluppo di tessuto adiposo bruno(20). A riguardo, la letteratura riporta studi contrastanti come quello di Hishikawa et al. (19). Altri studi vedono questo amminoacido utile per la perdita di peso grazie alla stimolazione che avrebbe in associazione ad ornitina sulla produzione di gh (ormone somatotropo), ormone con azione lipolitica oltre che anabolica a livello muscolare, altri ancora riportano in seguito ad integrazione con questo AA una riduzione della massa grassa (21); anche in questo caso numerosi sono gli  studi che riportano risultati contrastanti.

Razionale di utilizzo stimolo della biogenesi mitocondriale tramine la produzione di ossido nitrico (dosaggi studiati da 6 a 10 gr); stimolo della produzione di gh (3 gr in associazione a 2 gr ornitina)

Dosaggi: 3 gr/die


Triptofano

Il triptofano è un amminoacido aromatico dalla catena praticamente apolare, aiuterebbe il calo del peso grazie allo stimolo sulla produzione a livello celebrale di serotonina (22) di cui ne è il precursone. La serotonina ha un effetto inibitorio sull’introito di cibo attraverso la stimolazione del sottotipo recettoriale 5ht2c (23)(24). Il suo turnover viene inoltre aumentato dalla leptina che contribuisce quindi almeno in parte all’azione anoressigena dell’ormone; come per la leucina avrebbe un impatto sugli ormoni secreti a livello gastrointestinali con aumento di colecistochininia con azione anoressigena e riduzione della grelina con azione oressigena (16).

Razionale di utilizzo: stimolo della produzione di serotonina; stimolo su ormoni intestinali anoressigeni con riduzione del senso di fame

Dosaggi: 300-100 mg/ die (50-100 mg/die idrossitriptofano)


Fenilalanina

È un ammoniacido aromatico che fa parte degli amminoacidi essenziali. La fenilalanina riuscirebbe a ridurre l’appetito agendo a livello gastrointestinale sulla colecistochinina-pancreozimina (25). Questo aminoacido migliorerebbe anche il profilo insulinico dei pazienti perché regolerebbe la secrezione dell’ormone insulina (26);, alcuni studi riportano pero un maggior effetto di leucina e triptofano sulla produzione di ormoni intestinali anoressigeni (16). Un altro effetto della fenilalanina che porterebbe benefici alla perdita di peso deriva dal fatto che, essendo un precursore della dopamina, una sua integrazione aumenterebbe la secrezione di questo ormone, (27) la cui eventuale deficienza  influenzerebbe il senso di appagamento che molte volte viene raggiunto con il cibo (28); altri studi come quello di Mirenowicz J et al. (1996)(29) associano alla dopamina effetti contrastanti sul senso di fame.

Differenza tra fenilalalina e tirosina

Razionale di utilizzo: stimolo della produzione di serotonina e dopamina; stimolo su ormoni intestinali anoressigeni con riduzione del senso di fame.

Dosaggi: 250-500mg/die


Tirosina

La tirosina è un amminoacido aromatico non essenziale che il corpo in condizioni normali sintetizza dalla fenilalanina. Risulta biologicamente importante in quanto precursore di vari ormoni, quali la tiroxina (un ormone tiroideo) e le catecolammine (dopamina, noradrenalina e adrenalina); le proprietà dimagranti reclamizzate sono legate a questo impatto riequilibratore su TSH ed ormoni tiroidei (nella letteratura non si trovano studi degni di nota) e sul fatto di essere un precursore della dopamina che avrebbe effetti anoressigeni anche se gli studi sono contrastanti; (29) inoltre non vi sono studi degni di nota che mettono in correlazione diretta l’integrazione di tirosina con la  perdita del peso. Alcuni studi  riportano che la tirosina  in associazione a simpaticomimetici  aumenta l’effeto anoressigeno di questi ultimi (30).

La razionale di utilizzo: effetto equilibratore sugli ormoni tiroidei; stimolo di produzione di dopamina.

Dosaggi: 500 mg/die


Conclusione

In conclusione nella maggior parte dei casi l’associazione tra razionale di utilizzo e vero e proprio effetto sulla perdita del peso è dimostrato da pochi studi scientifici. È supportata da una buona letteratura solo l’integrazione con aminoacidi essenziali o BCAA per prevenire la perdita di massa muscolare e per la stimolazione che questi gruppi di amminoacidi hanno sulla termogenesi indotta dalla dieta con stimolo sul metabolismo, soprattutto qualora non si riesca ad arrivare ai giusti fabbisogni proteici con la sola alimentazione (7).

La maggior parte degli studi riguardanti l’integrazione di amminoacidi nella perdita del peso è associata ad esercizio fisico. Il consiglio finale pertanto, in attesa di ulteriori studi e del santo grall che ci permetta di perdere peso in modo miracoloso, è quello di alzarsi dal divano, inziare a fare attività fisica e mangiare in modo salutare.


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Bibliografia

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